
La caratteristica principale del distrubo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo è la restrizione nell’assunzione di cibo manifestati da un’incapacità clinicamente significativa nel soddisfare i requisiti per la nutrizione oppure da un apporto energetico insufficiente attraverso l’assunzione orale di cibo.
Devono essere presenti una o più delle seguenti caratteristiche principali:
- significativa perdita di peso
- significativo deficit nutrizionale
- dipendenza dall’alimentazione parenterale o da supplementi nutrizionali orali
- una marcata interferenza con il funzionamento psicosociale.
Per quanto riguarda i bambini e adolescenti che non hanno ancora completato la crescita possono non mantenere il peso o l’aumento dell’altezza lungo la propria traiettoria evolutiva.
L’incapacità di partecipare a normali attività sociali, come mangiare in pubblico, o di sotenere relazioni come risultato del disturbo indica una marcata interferenza con il funzionamento psicosociale.
Il disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo non comprende l’evitamento o la restrizione nell’assunzione di cibo correlati alla mancata disponibilità di cibo o a pratiche culturali e non comprende nemmeno normali comportamenti evolutivi. Il disturbo non è meglio spiegato da un’eccessiva preoccupazione relativa al peso o alla forma del proprio corpo, oppure da concomitanti fattori medici o disturbi mentali.
"L’evitamento"o la restrizione dell’assunzione di cibo possono rappresentare anche una risposta condizionata negativa all’assunzione di cibo che segue, o anticipa, un’esperienza avversa, come il soffocamente; una procedura diagnostica traumantica che coinvolge solitamente il tratto gastrointestinale; oppure vomito ripetuto.